La Direttiva europea sulla progettazione ecocompatibile, uno strumento efficace per l’eco design.

Categoria: design

25/04/2019 - Author: F.M.
Con la direttiva europea 2005/32/CE per la progettazione ecocompatibile (Eco-design Directive for Energy-using Products - EuP) l'Unione europea ha cominciato a disciplinare la produzione, la vendita e la messa in servizio dei prodotti che consumano energia, prevedendo l'adozione di specifici criteri di progettazione, allo scopo di ridurne l'impatto ambientale e migliorarne l'efficienza energetica.
I prodotti interessati sono molteplici: apparecchiature o parti di apparecchiature che hanno bisogno di energia per funzionare; dispositivi per la produzione, il trasporto e la contabilizzazione di energia; prodotti che hanno un impatto diretto sul consumo energetico, e via di seguito.
La direttiva prevede in particolare l'elaborazione di standard di progettazione eco-compatibile per impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda, motori elettrici, illuminazione e apparecchiature domestiche, elettronica di consumo, sistemi di ventilazione e condizionamento dell'aria, nel terziario e negli uffici, e via di seguito. Ma prevede anche una regolamentazione per il consumo in stand-by nonché degli standard per la progettazione di quei prodotti che hanno un impatto diretto sul consumo di energia, come ad esempio le rubinetterie o i serramenti (serramenti più efficienti isolano meglio gli edifici e riducono quindi il consumo di energia)
Alla base della Direttiva c'è proprio la consapevolezza di quanto la fase progettuale sia cruciale per la determinazione dell'impatto ambientale dei prodotti durante il loro “ciclo di vita" (    ecodesign per l'impatto ambientale”). 
I produttori di apparechiature che consumano energia elettrica dovranno pertanto impegnarsi in attività di ecodesign, sviluppando prodotti innovativi ed efficienti secondo criteri orientati alla riduzione del consumo energetico e dell’impatto ambientale, lungo tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti (cd. Valutazione del Ciclo di Vita o Life Cycle Assessment  - LCA), dall’estrazione e trasformazione delle materie prime, alla produzione, vendita e utilizzazione dei prodotti, fino allo smaltimento e riciclo dei rifiuti che ne derivano.
Ciò introduce un secondo concetto, non meno importante, quello di “ecodesign per l'efficienza energetica”, che bisogna tener in conto soprattutto nella progettazione eco-compatibile.
Si tratta in definitiva di una “direttiva quadro”  che detta “linee generali” da perfezionare e successivamente integrare con norme di dettaglio e Regolamenti attuativi che definiscono situazioni specifiche per determinate categorie di prodotti.
Il Parlamento europeo riconosce in sostanza l'efficacia della direttiva 2009/125/UE, ma sottolinea al contempo la necessità di rafforzarla ulteriormente. A tal scopo la Risoluzione approvata dal Parlamento Europeo il 31 maggio 2018 raccoglie sotto forma di “raccomandazioni e principi” un elenco di iniziative di sostegno rivolte al completamento e all’attuazione della direttiva stessa.
A tale scopo, il Parlamento raccomanda alla Commissione di includere nella normativa un maggior numero di prodotti e standard qualitativi e di rafforzare il processo decisionale andando oltre il concetto di efficienza energetica, per regolamentare invece l'intero ciclo di vita dei prodotti, attraverso la definizione di criteri minimi  di efficienza per per quanto concerne la durata, la resistenza, la possibilità di aggiornamento e riparazione, la condivisione, il riutilizzo, il riciclo, la rigenerazione, la scalabilita`, il contenuto di materie prime essenziali, di materie prime secondarie, di materiale riciclato, e via di seguito.
Secondo il Parlamento, inoltre, i requisiti di ecodesign andrebbero applicati anche alla telefonia mobile e agli smartphone, in quanto prodotti venduti su vasta scala e sostituiti nell’arco di pochi anni, senza un adeguato riciclo.
Ma la strada è tracciata e non possiamo che sperare che la La Direttiva europea si trasformi al più presto in realtà, un efficace strumento di regolamentazione di cui l’eco design ha urgentemente bisogno.

 

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