Google, AIGA e Eye on Design presentano il nuovo Design Census 2019.

Categoria: design

22/04/2019 - Author: F.M.
Creato da Google e AIGA, il Censimento del design è una risorsa aperta e collaborativa per comprendere i complessi fattori economici, sociali e culturali che caratterizzano attualmente la pratica del design negli Stati Uniti e nel mondo. AIGA, American Institute of Graphic Arts, è un’associazione professionale fondata nel 1914 che, com’è noto, opera nel design per “portare il design nel mondo e il mondo nel design”. Un motto efficace per un obiettivo ambizioso, poiché AIGA è senz’altro la più antica e grande organizzazione professionale per il design che si conosca, con oltre 25.000 membri e iniziative che promuovono la “progettazione” come mestiere qualificato, dall’alto valore strategico e culturale. Il censimento mira ad acquisire inoltre, attraverso sondaggi e ricerche, una più approfondita conoscenza dell'industria del design e del suo impatto sul business, la società, il futuro e tutte le attività e discipline in qualche modo legate alla creatività e alla progettazione.
Dai contenuti che definiscono la pratica del design agli eventi che connettono insieme appassionati e professionisti di tutto il mondo, che si tratti di studenti o imprenditori, designer o freelance o semplicemente educatori, AIGA ambisce ad acquisire, attraverso il censimento, una visione più ampia e veritiera del mondo del design, mettendo a disposizione una serie di strumenti e conoscenze che sono il frutto di un know how  acquisito sul campo.
Per quanto concerne Eye in Design, d’altro canto, c’è poco da aggiungere. Non è che uno dei tanti progetti AIGA: la sua rivista ufficiale. Eye in Design è pubblicata tre volte l’anno e rivolta ai designer, in particolare agli “emergenti” e a quelli più affermati, con articoli ricchi di contenuti e informazioni, senza tuttavia mai cadere nel gossip. Eye in Design  è sicuramente un punto di riferimento per coloro che si occupano di design, ma non è l’unico progetto di AIGA. Ricordiamo anche Design for Democracy, la cui premessa è che un buon design può favorire la partecipazione democratica e quindi migliorare la qualità della comunicazione politica, e Design for Good,  un progetto etico non profit finalizzato al cambiamento sociale, attraverso l’uso di tecniche e metodologie di design thinking  e problem-solving. E tanti altri, fra cui Diversity & Inclusion, Women Lead, Gender Equity Toolkit, Design for Communities.
In quanto a Google, il suo impegno nel settore dell’information technology, dei big data, della comunicazione e del design è noto da tempo. La sua adesione al censimento è giustificata anche dal fatto che il Censimento annuale del design  è in larga parte una infrastruttura hardware e software, o meglio una piattaforma libera e open source  finalizzata allo studio e alla analisi di complessi fattori economici, sociali e culturali che caratterizzano attualmente il design e la pratica progettuale in genere.
Per il mese di aprile, tutti i designer statunitensi sono invitati a partecipare al sondaggio, che raccoglierà dati con l'obiettivo di approfondire aspetti e tematiche della progettazione e dell’industria del design. Al contempo, saranno raccolte informazioni sulle pratiche e gli strumenti più utilizzati.
Il Censimento del 2019 è stato inoltre aggiornato per adeguarsi ad un “panorama in continua evoluzione”. Il Censimento confronterà i dati attuali con quelli degli anni precedenti e quindi cercherà di comprendere lo stato attuale dell'industria del design alla luce delle sue trasformazioni in ambito professionale e concettuale. Quest'anno il censimento si focalizzerà su diverse figure professionali: educatori e freelancer, piccole e medie imprese, designer, esperti, e via di seguito. I partecipanti potranno rispondere entro il 1 maggio 2019 a 38 domande nell’arco di 15 minuti, dopodiché il sondaggio si chiuderà e i risultati verranno analizzati e pubblicati a fine anno. Ovviamente il download è libero e sarà un’opportunità davvero unica per comprendere, attraverso la “co-creazione” e la “visualizzazione dei dati”, dove sta andando il design.

 

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